Gite in barca e scooter per i figli: il consigliere regionale Giovanni Zannini indagato per corruzione
Giovanni Zannini, consigliere regionale della Campania, eletto nella lista civica "De Luca Presidente", è indagato per corruzione e concussione dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le accuse contro il capo della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile in Consiglio regionale, sono di aver ricevuto favori da imprenditori. Tra questi vi sarebbero una gita su uno yacht e scooter per i figli. Il tutto, in cambio di suoi interventi presso un Comune del Casertano e la Regione. Originario di Mondragone (Caserta), Zannini è stato oggetto di perquisizioni sia in casa che nel suo ufficio. Secondo l'accusa l'esponente della maggioranza regionale di centrosinistra avrebbe peraltro costretto, un importante dirigente dell'Asl di Caserta a dimettersi.
Questi i fatti: un dirigente Asl, ovvero l'ex direttore sanitario Enzo Iodice, già sindaco di Santa Maria Capua Vetere nonché ex segretario del Pd provinciale, si era dimesso settembre del 2023 dal suo incarico. Per questa vicenda è stato contestato a Zannini il reato di concussione. Secondo gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice – attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell'Asl di Caserta – a lasciare l'incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine.
Tra gli imprenditori coinvolti nell'indagine c'è Alfredo Campoli, indagato con la figlia, noto imprenditore di Mondragone titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali. Per gli inquirenti Zannini avrebbe ricevuto in regalo da Campoli due motorini per i figli in cambio dell'intervento presso il Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale per cui l'imprenditore aveva interesse.
Altro episodio di corruzione contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Zannini riguarda l'intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell'azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati; un intervento chiesto in relazione alla realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Zannini si sarebbe impegnato a muoversi appunto presso gli uffici regionali ricevendo in cambio una gita su un lussuoso yacht.
La difesa di Zannini: ho pagato io sia il viaggio che i motorini
La difesa del consigliere regionale è netta: «Confido nell'operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Posso già adesso chiarire – aggiunge – che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati».